giovedì 31 marzo 2011

Prefazione (in blues) a ciò che viene dopo

Nel corso degli anni ho accumulato un certa quantità di armoniche (*).

In questo post vorrei presentare alcune delle più significative.

Nella prima foto l'antesignana, la prima di tutte, comprata quando avevo circa 20 anni, quindi già in età molto avanzata per iniziare a suonare. Comunque sia, mi presentai in un negozio di strumenti musicali (che non esiste più) del quartiere Trieste; avevo un registratore portatile a cassette con dentro un nastro registrato ad un concerto della Hard Time Blues Band di Enrico Micheletti. Accesi l'apparecchio davanti al negoziante e gli dissi "voglio suonare questo pezzo"; si udì una breve introduzione all'armonica che anticipava uno slow blues; "cosa devo comprare?". Il tizio estrasse una serie di blues harp dalle loro custodie e le provò una per una con una specie di soffietto finchè decise che era un blues in RE, visto che andava bene col suono che usciva dall'armonica in RE. Lui non sapeva, ed io lo scoprii tempo dopo, che nella second position, la più battuta, con l'armonica in RE ci accompagni un blues in LA. Ma tant'è: avevo la mia prima armonica, una Echo Super Vamper della Hohner.


Anyway, per chi non lo sapesse, esistono 12 posizioni, il che permette in teoria con una qualunque armonica di suonare in una qualunque tonalità. IN TEORIA.

La foto che segue illustra la Little Lady, regalo di un'amica, ed una Hohner nera in SOL per serate eleganti.


Qui, con sullo sfondo alcune blues harp cinesi, spicca una mitica Marine Band 364. Suonarla mi provoca uno sdoppiamento di personalità e rispondo solo al nome di Sonny Boy Williamson III.


Introdotto l'argomento, nel prossimo post non si parlerà di armoniche, ma di quell'armonica.





(*) oltre ad un cumulo di armoniche semidistrutte o smontate che conservo per realizzare un progetto che non ho ancora messo bene a fuoco.

2 commenti:

el gloria ha detto...

armonica??
diferon armonica??
yo tengo una armonica!!

milo temesvar ha detto...

ah, si?