domenica 13 marzo 2011

APPENDICE AL POST PRECEDENTE, PUR GODENDO DI UNA SUA AUTONOMIA TEMATICA

In effetti in quegli anni non mancarono le svolte epocali. Un avvenimento al quale non possiamo non riconoscere una sua epocalità, fu l'invasione dei tupperware. Coetanei ricorderanno che insospettabili mamme di compagni di classe, di botto, risultarono essere arruolate come venditrici di contenitori di plastica per alimenti e presero a organizzare incontri dimostrativi nelle loro case; qualcosa del genere avvenne alcuni anni dopo quando prese piede improvvisamente un'epidemia che portò conseguenze non piacevoli: molte conoscenti di sesso femminile scoprirono di essere rappresentanti Avon.

Però secondo me, quanto ad impatto devastante sulle nostre esistenze, niente a che vedere con il caso dei tupperware. Certo, in seguito c'è stato fornito di peggio: nella seconda metà degli anni '70, per esempio, la truffa della riscoperta del privato, il cosiddetto riflusso... va bè, niente polemiche e torniamo ai nostri contenitori che col tempo si sono evoluti fino a diventare di vetro, ma sempre col loro tappo di plastica. Negli anni successivi tanti altri produttori si cimentarono ma, per estensione, vennero identificati come tupperware anche contenitori simili di altre marche.
Noi ragazzini di quell'epoca sapevamo benissimo che si diceva TAPPER-UER, figuriamoci, alcuni già prendevano lezioni di inglese. Ma dicevamo lo stesso TUPPER-UARE, scandendo bene, e magari con un ghigno, semplicemente perchè era più comico; ma questa, adesso possiamo dirlo, in alcuni singoli casi, fu sintomo di una precoce personalità eversiva.

(Un post scritto in campagna, di poca grinta e un po' rattrappito dal freddo - ed anche il regime alimentare non aiuta).



P.S. comunque ho deciso, CONTINUA cambia nome e si chiamerà MACERIE.

Nessun commento: