venerdì 15 gennaio 2010

controcurve III (tematiche tratte dai Dialoghi, dibattute in modo superficiale ma a volte stimolante, e forse meritevoli di un serio approfondimento)

E' importante che Glenn Gould alla fin fine non sia diventato un buon rallista?. E' vero, gli capitò di suonare in condizioni avverse, tuoni, pioggia, vento disturbavano l'esecuzione, il pianoforte era sempre di traverso, scivolando di qua e di là, bisognava anche evitare il pubblico che aveva invaso il palcoscenico, un pò per ripararsi dagli agenti atmosferici, un pò per stare vicino ai virtuosi alle corde e ai fiati; l'orchestra cominciò a sbandare da tutte le parti, ingovernabile, e poi ognuno per conto suo, vanamente inseguiti dal direttore d'orchestra; rimase solo Gould, provando a tener dritto lo strumento, con potenti walking bass con la sinistra, cercando il controcanto con i cluster pestati con la destra, strazianti ma necessari per tenere in equilibrio il piano. Si accorse che, mantenendosi sempre vicino al limite, si stava divertento; così cominciò
la sua deviazione sugli sterrati della musica. Altri l'avevano fatto prima di lui, Stravinsky scrisse l'Ebony Concerto per Woody Herman, ma vogliamo dire che è stata la sua opera migliore? Anche Valentino Rossi ha fatto le sue belle figurette, è vero, ma da qui a dire che ha sbaragliato il campo al Rally di Monza o alla 6 ore di Vallelunga... Non tutti sono Sandro Munari, per dire, o Jacky Ickx, o Keith Jarrett; vogliamo aprire un dibattito?

mercoledì 13 gennaio 2010

controcurve II (tematiche tratte dai Dialoghi, dibattute in modo superficiale ma a volte stimolante, e forse meritevoli di un serio approfondimento)

(G.Crepax)

io credo che
la musica classica è la formula uno
e il jazz è come il rally


giri sempre sullo stesso circuito
e ogni volta devi migliorarti
per arrivare a quell'unione
delle traiettorie ideali che producono il giro perfetto
questo è il solista nella musica classica
certo che se sbagli una curva
è un disastro
il pubblico se ne accorge



il jazzista percorre strade che su cui di norma tutti transitano
e cercando di tenersi sempre più o meno dentro la carreggiata
ma per farlo deve improvvisare in continuazione
tutto succede molto velocemente
non hai mai la macchina perfettamente diritta



molto interessante la tua analogia
adesso mio caro Milo ti chiedo
in che categoria corro io?
che non sono musicista classico e nemmeno jazzista
però improvvisatore?

macchinine da autoscontro??

martedì 12 gennaio 2010

Abusimbel blindfold test - 3

(un blindfold test un pò sui generis, visto che... si vede)

Chi è il contrabbassista che appare in questo filmato?




In alternativa si può rispondere con il nome del film da cui è tratto, o anche il regista, oppure che anno era, tanto...non si vince nulla

lunedì 11 gennaio 2010

bugie I - I lunedì della Contessa Barthory

Ognuno degli attori si riconosce in un frammento
Sospetti incrociati, sguardi obliqui
Informazione incompleta

nessuno suggerisce niente ma qualcosa galleggia nell'aria
e tutti desiderano che si dissolva presto, sperando di non risultare coinvolto
come quando in un ascensore pieno qualcuno esegue un scoreggia
(per il fatto della gallina che ha fatto l'uovo) (*)

un ascensore, cinque persone
tutti hanno un 20% di chance e lo sanno
i più abili perfezioneranno il calcolo
se a qualcuno è scappata un scoreggia
soffre durante tutto il viaggio in ascensore
perché sa di essere origine e colpevole dell'incidente.

Ognuno dei restanti viaggiatori verticali sopporta le conseguenze del volatile afflato e sospetta degli altri,
elaborando teorie su chi ha più espressione da scoreggia
Benché nessuno si manifesti minimamente per paura di passare come responsabile del sinistro
(paura di rimanere come il culo, bah...) (**)

ora
se in un ascensore ermeticamente chiuso e pieno di viaggiatori
(diciamo cinque passeggeri)
qualcuno deliberatamente molla un scoreggia e mantiene la sua espressione da poker
gli altri si comportano come sappiamo
ma
la scoreggia si trasforma in un fatto artistico
non la scoreggia in se stessa
quanto l'azione provocatoria

(continua)

Libera risemantizzazione dei dialoghi fra El Gloria e una certa Contessa Bathory, ad opera del Señor Profesor La Preglia
Libera traduzione ad opera di Tonio La Preglia


di Una Tal Condesa Bathory
Otra Produccion de Nada//Nulla Editions Copyright 2010


(*) approfondimento nel commento a seguire
(**) "quedar como el culo" espressione che non significa altro che "fare una pessima figura"

controcurve (tematiche tratte dai Dialoghi, dibattute in modo superficiale ma a volte stimolante, e forse meritevoli di un serio approfondimento)

(spaventose disquisizioni di El Gloria sul perchè non capisce i musicisti classici)

veramente non ho mai capito i musicisti classici
perchè se davvero ti piace la musica tanto da essere musicista
come caspita ti puoi mettere a studiare
che no so
tuba
o
corno


o il triangolo


il triangolo è percussione e con le percussioni è diverso
ci sono opere che hanno percussioni ed altre no
hai poco lavoro


però quando ti chiamano suoni la tua crometta e ti pagano
ma in un'orchesta c'è sempre il corno o la tuba
però mai
mai
saranno minimamente protagonisti


è per questo che molti diventano jazzisti


è l'unico modo
quello o dedicarsi alla musica del xx secolo
però in linea generale non li capisco
anche gli strumenti solisti nella musica classica
ogni volta risuonano la stessa cosa
non potranno mai esprimersi
con rare eccezioni
come qualcuno



diciamo glenn gould


però sono come esclusi da ciò che è ammissibile
sono tollerati in quanto geniali
nient'altro
tutto ciò che sto dicendo, capisco che è brutale
ma l'ho sempre pensata così
e non riesco a cambiare
dimodochè, in realtà,
così è come la penso sui musicisti classici


l'artista ha per sua natura qualcosa di edonista
e ha bisogno di esprimersi
è mia opinione che il musicista classico non è un artista
è un impiegato comunale in più